Glossario

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LILLIPUZIANI

 
(Occ.) - Abitanti di Lilliput, paese immaginario dei Viaggi di Gulliver, romanzo scritto da J. Swift. Erano alti sei pollici (circa 15 cm.), per cui oggi il termine viene usato per alludere a persone nane, o comunque di statura molto bassa. Il senso esoterico del romanzo, tuttavia, potrebbe essere ben altro. È noto che l'essere umano era all'inizio di statura gigantesca che nel tempo si è ridotta sino alle dimensioni attuali. Nulla impedirebbe che la riduzione continui, fino a raggiungere la statura dei Lillipuziani. Il viaggio che Gulliver fa, visitando dapprima i Giganti per poi giungere dai Nani, potrebbe essere la storia dell'uomo dalla Prima Razza Radice fino all'ultima, la Settima.

DHYANI BUDDHA

 
(San.) - Quelli "dal Cuore Misericordioso"; adorati specialmente nel Nepal. Anche essi hanno un significato segreto. Sono i Reggenti o Custodi delle Ronde Terrestri. Secondo gli Orientalisti, ci sono cinque Dhyani che sono i Buddha Celesti, la cui manifestazione nel mondo della forma e della materia sono i Buddha umani. Esotericamente, però, sono sette, uno per ogni Razza Radice : cinque sono già venuti, due debbono ancora venire. Essi sono il prototipo eterno dei Buddha, le gloriose controparti del mondo mistico, libere dalle condizioni degradanti della vita materiale. L'insegnamento exoterico dice che ogni Dhyani-Buddha ha la facoltà di crearsi un figlio ugualmente celeste, un Dhyani-Bodhisattva che, dopo la morte del Manushi-Buddha umano, deve portare a termine la sua opera. Vi sono diversi gruppi di Dhyani : i due gruppi superiori sono i Guardiani e gli Architetti. Essi sono Anupadaka, Monadi provenienti dal Mondo Arupa.

DIAMETRO

 
(Eso.) - La corda passante per il centro di un cerchio, il doppio del raggio, la corda massima. Il segmento che partendo da un qualsiasi punto della circonferenza raggiunge il punto opposto dopo essere passato per il centro. Quando con un cerchio, o uno zero, si simbolizza il Tutto, o il Nulla assoluto, il diametro di questa figura rappresenta il Dio manifestato. Se il diametro si trova isolato in un cerchio, rappresenta la Natura femminile, il primo Mondo ideale, generato da sè ed impregnato da sè. Esso si riferisce anche alla Razza Radice primitiva. Il doppio diametro ad angolo retto, o croce, è il simbolo di maschio-femmina, separati e caduti nella generazione. Il Cerchio è il Pensiero, il Diametro è il Verbo, la loro unione è la Vita.

DRAGO

 
(Occ.) -Animale favoloso, detto anche Dragone, dallo aspetto di serpente, o di rettile o di pesce immane, con la testa di cane, gatto o lupo, ali di pipistrello, zampe di aquila, bocca multilingue ed ignivoma. È simbolo delle forze cosmiche avverse e precisamente l'aspetto indifferenziato, caotico, preformale del cosmo, che tende a trattenere e ad imprigionare il dispiegarsi delle forme differenziate. Il motivo della lotta fra il drago ed una divinità, o eroe, che finisce con il vincere, ha valenza chiaramente cosmogonica, nel senso che le forze caotiche primordiali vengono sconfitte in quanto tali, dopo di che può aver luogo la costituzione del cosmo. Nel Medioevo, il drago diventa la personificazione del male che l'eroe deve superare per raggiungere la perfezione. Per gli Egiziani era il coccodrillo, mentre il Grande Drago è simbolo del diluvio. In quasi tutte le religioni vi è traccia di un essere misterioso che ha natura fisica ed attributi spirituali. Si tratta del Drago mitico, simbolo dell'Adepto, storico e reale, il Maestro e Professore di Scienze Occulte dell'antichità. Il Caldea il Drago si scriveva con due monogrammi, gli stessi di Makara, un segno misterioso. Il simbolo del Drago ha un significato settuplice; il più alto è il Logos, il figlio della Trinità dei Naaseniani, il più basso è l'"uomo saggio". Il Drago Giallo, in Cina, è il Capo dei Draghi, esseri umani e divini che si nutrono di acqua (sapienza) pura e si divertono nell'acqua chiara (la Vita). Nel simbolismo occulto, l'Arcangelo è la Materia, il Drago è lo Spirito. I Draghi di Sapienza sono gli originali umani, i primi discepoli dei Dhyani, i primi adepti della Terza Razza. Il Drago Volante è il Capo degli Spiriti della Sapienza Attiva, che sono i figli di Hoangty, caduti nella Valle del Dolore. Si tratta di un'altra versione della tradizione degli Spiriti Caduti. Il Drago Rosso è il Signore del Fosforo, il Portatore di Luce, Lucifero, il nostro Tentatore e Redentore. Il Drago Azzurro, secondo i Cinesi, è uno dei quattro Geni dei punti cardinali. Il Drago Logos è il Drago Settenario, il Drago dalle sette teste. Il Drago Radice è il Logos Spirituale. I Draghi Occulti della Sapienza sono, per i Cinesi, i Geni preposti ai quattro punti cardinali. I Draghi della Divina Sapienza Esoterica sono i Draghi del Fuoco della Saggezza, i Dhyan Chohan, gli Agnishvatta, i Pitri, i Kumara, i Marut, i Rudra. Il drago è una delle creazioni più celebri della mitologia antica e del medio evo. L'importanza data a questo essere nella storia favolosa presenta uno dei fenomeni più singolari della mente umana, in quanto la sua esistenza venne fermamente creduta dagli antichi di ogni nazione. Lo si trova nelle allegorie sacre degli Ebrei, nelle leggende sia Cinesi che Giapponesi, dove aveva addirittura una specie di culto e venivano raffigurati un pò dappertutto, dai vestiti ai quadri. Qui i Draghi sono il principio della felicità, governano le stagioni ed i fenomeni meteorologici. Tutti i beni della terra sono affidati alla loro custodia ed essi li gestiscono dalle montagne, dove abitano. Il Drago è l'Arhat dalle quattro verità e dalle ventotto facoltà. Draghi sono i primi Iniziati ed Adepti, detti anche Serpenti di Saggezza. Il drago è il simbolo della Divinità manifestata e questo nome veniva dato anche agli eremiti iniziati sia perchè vivevano nelle caverne che per la loro grande Saggezza e Spiritualità. La cristianità lo identifica con Satana e lo fa uccidere da Michele e, per esserne più sicuri, anche da San Giorgio. Beroso racconta che per il Babilonesi il Drago fu ucciso da Bel. Il Drago dalle sette teste rappresenta i Cicli, ed i Greci lo avevano messo al servizio di Gerione. Le lotte contro il drago sono allegorie di fatti cosmici, astrologici e storici. La Cabala dice che la comprensione del Drago è possibile solo agli Iniziati. Non considera il drago quale simbolo del male ma, come Serpente, un simbolo divino. In Cina e nei paesi Buddhisti, Drago è spesso sinonimo di Sole. I Draconti erano templi dedicati al Drago. La favola di Rahu, letteralmente cosmica, esotericamente è legata all'Iniziazione. In Bretagna Drouk significa Diavolo; in Linguadoca, i fuochi meteorici, o fatui, si chiamano drac; in Irlanda, il Castello di Drogheda significa il Castello del Diavolo. Astronomicamente il Drago è talvolta simbolo della Luna; il Drago dalle sette teste è l'Orsa Minore : ogni stella una testa. Ma il termine è usato anche per individuare i nodi : testa del drago significa nodo ascendente, mentre coda del drago è il nodo discendente.

LIF

 
(Scand.) - Lif e Lifthresir, gli unici due esseri umani cui fu permesso di essere presenti al "Rinnovamento del Mondo". Essendo "puri ed innocenti e liberi da desideri peccaminosi, fu ad essi consentito di entrare nel mondo dove regna la pace". La Edda li mostra nascosti nella foresta di Hoddmimir mentre sognano i sogni dell'infanzia, durante l'ultimo conflitto. Queste due creature, e l'allegoria alla quale partecipano, sono un'allusione alle poche nazioni della Quarta Razza Radice che, sopravvivendo alla grande sommersione dei loro continenti e della maggior parte della loro Razza, passarono alla Quinta e continuarono la loro evoluzione nella nostra attuale Razza Umana.

EDOM

 
(Eb.) - I Re edomiti. Un mistero profondamente nascosto che si può trovare nell'allegoria dei sette Re di Edom, che "regnavano sulla terra di Edom prima che un qualsiasi Re regnasse sui figli di Israele" (Genesi, XXXVI, 31). La Cabala insegna che questo Regno era una delle "forze non equilibrate" e quindi, necessariamente, di carattere instabile. Il mondo di Israele raffigura una delle condizioni dei mondi che entrarono in esistenza sostanziale più tardi, quando l'equilibrio era stato stabilito. Edom è il nome ebraico della regione più nota con il nome di Idumea. Per i cabalisti, invece, è il paese allegorico dove regnarono i sette Re che, per mancanza di equilibrio, furono distrutti. Si tratta della prima razza umana, non ancora divisa in sessi. D'altra parte, la Filosofia Esoterica dell'Oriente insegna che i Sette Re di Edom non sono questo tipo di mondi con forze non equilibrate e pertanto periti, bensì il simbolo delle sette razze-Radice umane delle quali quattro sono già trascorse, la quinta sta trascorrendo ora, e due debbono ancora venire. Seppure in oscuro linguaggio esoterico, il riferimento a ciò nella Apocalisse di San Giovanni è abbastanza chiaro quando, nel Cap. XVI, 10, egli dichiara: "E ci sono sette Re; cinque sono caduti, uno (il quinto, ancora) c'è, l'altro (la sesta razza Radice) non è ancora venuto...". Se fossero periti tutti i sette Re di Edom come mondi di "forze non equilibrate", come potrebbe esserci ancora il quinto, e l'altro, o gli altri, ancora "non essere venuti"? Nella Cabala Svelata, a pag. 48, si legge: "I sette Re erano morti e i loro possessi erano stati dispersi", e una nota a piè di pagina sottolinea la dichiarazione dicendo: "Questi sette Re sono i Re di Edom".

KANDU

 
(San.) - Un santo saggio della seconda razza-radice, uno Yogi che Pramloka, una "ninfa" mandata da Indra appositamente, ingannò e visse con lui per diversi secoli. Finalmente il Saggio, tornato in sè, la ripudiò e la scacciò. Dopo di che essa dette alla luce una figlia, Marisha. La storia è raccontata in una favola allegorica dei Purana. Seconda la leggenda si tratterebbe di un Saggio eminente, la cui saggezza ed austerità fu tale da risvegliare la gelosia degli Dei. Esotericamente Kandu sta per la Prima Razza Radice, è un figlio dei Pitri, ed è quindi privo di mente.

KALI

 
-YUGA (San.) - La quarta era, nera o del ferro, il nostro periodo attuale, la cui durata è di 432.000 anni solari. È l'ultima delle quattro ere, o epoche, in cui si suddivide il periodo dell'evoluzione dell'uomo (Maha-yuga), e rappresenta un periodo tenebroso spaventosamente materialista. Il Kali-yuga iniziò nel 3102 a.C., al momento della morte di Krishna, ed il primo ciclo di 5.000 anni è finito fra il 1897 ed il 1898. In questo periodo vive la Quinta Razza Radice dell'umanità.

PADRE

 
-MADRE (Eso.) - Altro modo di chiamare l'Androgino, generatore di una razza radice. Il cubo disteso a forma di croce, veicolo e numero della Vita, viene chiamato Padre-Madre Sette. Padre-Madre è il principio maschile e femminile nella Radice della Natura, i poli opposti che si manifestano in tutte le cose, su ogni piano del cosmo. È l'Etere primordiale, l'Akasha, la Luce Astrale. Sotto un aspetto meno allegorico, si tratta dello Spirito e della Materia, la cui risultante è l'Universo, ossia il Figlio. Diventano nuovamente UNO durante il Pralaya, per riapparire e diversificarsi all'aurora successiva. Sotto tale veste è Karana, la Causa Eterna.

ERMANUBIS

 
(Gr.) - O Hermes Anubis, "il rivelatore dei misteri del mondo inferiore", non dell'Inferno o dell'Ade, come è stato interpretato, bensì della nostra Terra (il mondo più in basso sulla catena settenaria dei mondi), ed anche dei misteri sessuali. Creuzer deve aver intuito la verità sulla corretta interpretazione poiché chiama Anubis-Thot-Hermes " un simbolo della scienza e del mondo intellettuale". Veniva sempre raffigurato con in mano una croce, uno dei primi simboli della generazione e della procreazione su questa terra. Nella Cabala Caldea ( il Libro dei Numeri) il simbolo di Tat, o +, si riferisce sia ad Adamo che ad Eva, essendo quest'ultima la sbarra trasversale od orizzontale tolta dal fianco (o costola) di Adamo, la sbarra verticale. Il fatto è che, esotericamente, Adamo ed Eva rappresentano da un lato l'inizio della terza Razza Radice ( la Lemuriana, N.d.T.), quella che essendo ancora senza mente imitava gli animali e si degradava accoppiandosi con loro, mentre dall'altro raffigurano il simbolo duale dei sessi. Per cui Anubis, il dio Egiziano della rigenerazione, è raffigurato con la testa di un animale, un cane o uno sciacallo; e si dice anche che è "il Signore degli Inferi o Ade" in cui introduce le "anime dei morti" (le entità disincarnate); ciò conduce all'altro significato di Ade, grembo, come dimostrano ampiamente gli scritti dei Padri della Chiesa.
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